domenica 19 aprile 2020

LETTERA AL CORONAVIRUS

Coronavirus,

mi hai spiazzata. Mi hai atterrita. Mi hai spaventata.

Come tutto ciò che riguarda la natura sei stato totale. Come un uragano, un incendio boschivo, un tifone, un'inondazione, un terremoto. Te ne sei infischiato delle nostre conoscenze e abitudini e hai fatto piazza pulita delle nostre piccole e grandi conquiste.

Per ora hai seminato morte e paura e ci hai rinchiusi in casa, a fare i conti con le nostre fragilità.
Ce lo ricordiamo sempre troppo tardi che non siamo invincibili, forse lo sentiamo davvero solo quando siamo sul finire della vita, o quando viviamo una situazione di grande dolore e malattia.

Con lo strumento più potente che ha a disposizione l'uomo, l'intelligenza, avremo prima o poi la meglio su di te e a quel punto, per prima cosa, andremo a salutare i nostri morti, quelli che tu hai causato e che ora possiamo solo pensare, da soli su un carro funebre, verso l'ultima meta.

Nel frattempo hai ristabilito l'equilibrio per gli altri abitanti della Terra. Hai messo il grande uomo in una gabbia e tutti gli altri fuori a godersi, per un breve momento, quello spazio che sarebbe anche loro ma che noi non siamo disposti a dividere.

Ci hai chiusi in gabbia a cercare di tirare a campare, ognuno con le proprie superflue esigenze, per poi darci l'opportunità di ricordare quali sono quelle indispensabili.

E nessuna di queste esigenze indispensabili passa attraverso la mortificazione della Terra, dell'ambiente e degli altri animali.

No, non sto parlando da paladina ambientalista, sto parlando da cittadina di questo pianeta che si sta ponendo delle domande e sta cercando delle risposte.

Tu, potresti essere un virus che scuote le coscienze. Potresti essere il virus che dovrebbe contagiarci tutti, quello del rispetto verso il nostro pianeta e verso gli altri esseri viventi.
E a quel punto, invece di malattia, diventeresti il vaccino che ha salvato il mondo.


Elisa

Caro 2021

Caro 2021, Inizi con una grande responsabilità. Ridarci la normalità. Ci manca il piacere di abbracciarci, di fare festa, di tenerci per man...

AUTORE

BRUSON MARIA ELISA
Mamma di una bimba nata in Vietnam, moglie di un uomo con una sconfinata cultura cinematografica e la passione per la boxe, lavoro come impiegata presso un Istituto Bancario e possiedo una laurea Dams con indirizzo Arte.
Leggo libri e frequento mostre d'arte appena posso.
Amo il mio gatto e le poesie.