martedì 27 febbraio 2018

PER L'ELETTORE RASSEGNATO

Caro Elettore che non andrai a votare o che nella scheda scriverai #gnigni o che ti dimostri continuamente così indifferente alle votazioni,

Posso dirti che non ti sopporto ?
Ecco, te lo dico: io non ti sopporto!
Non sopporto le tue frasi fatte: "Sono tutti uguali!"; "Sono tutti lì per rubare!"; "Tanto è inutile!".

Quando ero piccola, a casa dei miei genitori, il giorno in cui si andava a votare era un giorno importante.
Mio padre metteva il suo cappello e mia madre si sistemava un po'  il  paltò e si scendeva alla scuola del paese ed era un momento un po' sacro e un po' solenne in cui mi dicevano: "Fai la brava, aspetta lì, non disturbare. No, tu non puoi entrare, sono cose da grandi".  E poi si tornava a casa e io li vedevo fieri, soddisfatti, orgogliosi di avere potuto dire la loro. E mi sembra di sentire la voce di mia madre che mi diceva :"Speriamo Lisa, speriamo".

Bisogna essere così umili per capire questo diritto.

Dietro a quel voto c'erano le loro speranze, quelle di un artigiano e un'operaia davvero onesti che nella loro umiltà sentivano la responsabilità di scegliere per loro e per noi figlie.
Dietro a quel voto c'era la semplicità di amare il proprio paese, c'era la fiducia in un mondo migliore.

E con tutto questo credere e avere fiducia ce l'hanno anche fatta a creare un'Italia decisamente migliore di quella che hanno vissuto loro, con più agi, possibilità di cura e di istruzione.
Loro non hanno potuto studiare, ma noi figlie siamo entrambe laureate. Loro hanno visto morire parenti e amici per malattie che per noi ora sono una banalità. 

E tu invece sei lì che ti lamenti e ti permetti di ignorare chi fra poco terrà il timone di questo meraviglioso paese. Dici fandonie come "sono tutti uguali" quando questi politici hanno idee diametralmente opposte. Pensi solo che siano tutti lì per rubare così alla fine non ti disturbi neanche a cercare chi potrebbe crederci veramente, chi è un po' meno disinteressato di te che sei così superiore da non metterti in gioco neanche per informarti e dire la tua.

Perché invece qualcuno ci governerà come è sempre stato da che esiste la nostra democrazia che è come oro che cola, ma tu sei troppo indifferente a quello che ti circonda, così intento a guardare il tuo orticello, per accorgerti che il bene comune è il bene anche tuo.



UNA PERSONA STUFA DELL'INDIFFERENZA










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AUTORE

BRUSON MARIA ELISA
Mamma di una bimba nata in Vietnam, moglie di un uomo con una sconfinata cultura cinematografica e la passione per la boxe, lavoro come impiegata presso un Istituto Bancario e possiedo una laurea Dams con indirizzo Arte.
Leggo libri e frequento mostre d'arte appena posso.
Amo il mio gatto e le poesie.